giovedì 7 luglio 2011

Enucleare: Una mostra per scuotere le coscienze

Martedì 28 giugno presso la sala Murat di Bari è stata inaugurata la mostra "Enucleare" promossa dall'associazione Agorà Mediterranea.
Citando le parole del presidente dell'associazione Giuseppe Maurizio Ferrandino:
"Per spiegare quali sono state le motivazoni che hanno portato all'ideazione e realizzazione della mostra di arte contemporanea "Enucleare" bisogna immaginare come sarebbe stato il nostro mondo, quello in cui ognuno di noi nasce, cresce, vive, nel caso in cui la parola coscienza non fosse esistita, se il suo valore 
etico e morale non fosse stato tale, e se soprattutto nessuno, nei momenti di maggior smarrimento, ce lo avesse ricordato.
Sarebbe sicuramente un luogo meno ospitale, meno vivibile, e ancor più artificiale di quanto già non sia.
Enucleare è questo; è quel richiamo alla riflessione, è quell'elemento che una volta insinuatosi nella mente non l'abbandona fin quando, costringendola a pensare, non trova risposta."
Con questa mostra Agorà Mediterranea ha volto coniugare quello che è l'obiettivo primo del progetto Agorà dell'Arte, ovvero quello della promozione degli artisti emergenti, con quello della sensilibizzazione al tema del nucleare. 
Quale mezzo migliore, se non le arti visive per trasmettere un messaggio così importante al quale tutti dobbiamo essere interessati?
L'arduo compito è stato affidato a venticinque giovani artisti provenienti dalle Accademie di Belle Arti pugliesi, i quali, in maniera diversa, ciascuno secondo la propria sensibilità, esprimono il desiderio di un "futuro semplicemente sano"
Ecco qui alcune delle opere esposte.


Silent Danger, Olio su tela, Angela Panaro

Questa tela iperrealista mostra un bambino dalla pelle rosea, mentre viene gradualmente contaminato dal suo giocattolo, il suo fedele compagno di giochi, un orsacchiotto radioattivo, a dimostrazione di come tutto quello che ci circonda può essere contaminato, anche ciò di cui ingenuamente ci fidiamo.

Oriente, Olio su tela e stampa su carta di burro
Liliana De Tomaso

Un'orchidea insidiata dalla polvere di una centrale nucleare, che come uno schermo eclissa la vita del fiore.  L'artista esprime il turbamento e la meditazione, a seguito della recente catastrofe nucleare di Fukushima.
L'amarezza di una natura che smarrisce la sua bellezza e viene rimpiazzata solo da fumo e grigiore.

Effetti nucleari? Solo una bugia mediatica, Installazione stampa su forex,
Mariangela Cassano

La rappresentazione provocatoria, cruda e macabra degli effetti delle radiazioni nucleari e le conseguenti mutazioni genetiche.

Future Light, Fumetto su gatopox, Davide Antuofermo

L'artista con il suo fumetto conduce lo spettatore ad una riflessione sull'energia alternativa. L'arma del misterioso eroe protagonista del fumetto è una "foglia artificiale" in grado di riprodurre il processo della fotosintesi.

Ri-Creazione, Cera e stampa fotografica, Anna Maria Battista

Il trittico fonde la manualità della lavorazione in cera, con l'immediatezza della stampa fotografica. La rievocazione di Adamo ed Eva nel momento di una nuova creazione, il tutto avviene in un Eden ormai perduto, dove la contorsione dei corpi rivela l'arrancare della vita, che incontra difficoltà nel venire alla luce.
Nella tavola di cera al centro, è celato un arboscello, bramato dai due genesiaci, e simbolo della speranza di ri-creare il paradiso originale.

Fotosintesi, fotografia su gatofoam, Roberto Sibilano

Il fotografo con questo scatto si interroga sullo sfruttamento di energie naturali rinnovabili, basandosi sul progetto di "foglia artificiale" ideata dallo scienziato Nocera del MIT

Erba rossa, Pittura digitale, Michele Loseto

Un paesaggio dai colori artificiali mostra una natura alterata, la flora appare completamente bruciata, rievocazione della Foresta Rossa, oggetto di studio dopo il disastro di Chernobyl. Personaggi emblematici dell'opera sono un bambino, e uno scienziato sostenitore dell'energia atomica. Questi, mostra al al bambino (suscitandone la meraviglia) il suo operato "la mutazione genetica di una pecora, che levita ora come fosse un palloncino".

Atomic Bunny Stampa su forex, Giulia Marchione

La scoperta di un coniglio radioattivo nei pressi di un impianto nucleare statunitense, è la storia reale, da cui quest'opera trae ispirazione. L'"Atomic Bunny" colorato di verde, con il suo messaggio pubblicitario, denuncia con ironia gli effetti di un'energia snaturante, di cui sono visibili solo i danni.

Again?, Stampa su forex, Carmine Maurizio Muolo

Il nucleare appare come l'alternativa progressista proposta dalla scienza, ma cosa succede se andando avanti si ritorna al punto di partenza?

La fragilità dell'uovo, tecnica mista in teca, Michele Volpicella

La nostra cultura, in questo caso quella artistica, con la Gioconda, intesa come patrimonio da preservare, è qui messa in pericolo dalla possibile rottura delle uova, qui simbolo delle centrali nucleari, rivelatesi fragili, e tutt'altro che sicure.

Radiopoleis, olio su tela, Viviana Gernone

In una città radioattiva vivono abitanti inconsapevoli e spenti, che sembrano condurre ancora una vita normale, rappresentata dalla quotidianità dei gesti, come quello di innaffiare piante che forse non cresceranno mai.

Più gusto, scultura, Ornella Vassalli

Il frutto apparentemente perfetto e invitante reca in realtà il marchio di una centrale nucleare, a voler firmare con un "tocco radioattivo" i frutti della natura. Il titolo schernisce chi decanta i pregi del nucleare, e si dimostra cieco a quelle che possono essere invece le disastrose conseguenze. C'è più gusto?

Fukushima mon amour, installazione, Michele Volpicella Volp8

Il sudario emblema del corredo funebre, evoca una ferita inferta all'umanità. Il progresso tecnologico è spesso incurante dei segni che si possono tracciare sul tessuto del nostro pianeta. Il lenzuolo funereo è all'un tempo memoria e avvertimento.


Impressioni, Scultura in terracotta e resina, Angelo Perrini

La terracotta è un materiale povero, ma resistente allo scorrere del tempo. La battaglia è vinta rispetto alle radiazioni che risultano innocue al cospetto dell'argilla cotta. La donna vi si adagia come per trovarvi conforto. Le scarpe rosse sono il segno dell'orma violenta della storia.

inVaso, scultura in gesso, gomma arabica e cera,
Silvia Domenica Ferrante

Il gioco di parole presenta una duplice lettura. La scultura di donna costretta nel vaso, rappresenta forse madre natura, violentata da politiche energetiche "innaturali" 
L'albero spoglio che cade e s'impossessa della testa, sta invece ad indicare l'imprevedibilità delle catastrofi naturali.

Etrom Scommessa sulla morte, Tecnica mista su tela,
Raffaella Del Giudice

La morte diventa un pegno nel gioco d'azzardo della scienza, che non ammette un ventaglio di probabilità, ma oscilla tra il possibile e l'impossibile.

Fragor, Olio su tela, Federica Lisi

L'esplosione del corpo per raccontare l'avversione per l'energia nucleare. Lo stato d'animo di tutti coloro che non riescono ad accettare l'imposizione dell'energia atomica.

( + x - ) = -  Installazione manichino
Annalaura Cuscito

I pro e i contro di un paese diviso sul dibattito del nucleare, espressi dalla positività e negatività delle pile che ricoprono il corpetto che veste il manichino, troneggiante sul fungo atomico. 
I materiali impiegati sono sintetici, con l'aggiunta di accessori elettronici, come il carica batterie di un'auto e la prolunga di un cavo USB. L'apparenza dell'eleganza inganna e nasconde il pericolo delle pile, dannose all'ambiente e all'uomo.
Girando intorno all'opera si scopre anche qui il simbolo della radioattività disegnato sulla schiena del manichino.


Ed infine me XD che mi sono fatta fotografare vicino ad un'opera a caso U_U
Queste sono solo alcune delle opere che sono state esposte, la mostra è stata aperta al pubblico dal 28 giugno al 5 luglio.
Per oggi è tutto! Buona serata a tutti!

6 commenti:

  1. Alcune sono davvero impressionanti

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  2. Condivido il parere di Nyu!
    Impressive...

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  3. @Nyu e Giappone Mon Amour: Vero, alcune volte è necessario impressionare per far riflettere.

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  4. molto interessante! mimmo p.

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  5. Bellissimo tema per una mostra, credo che l'arte possa dare un messaggio importante. Alcune opere sono davvero belle, mi piace molto Fragor, Silent Danger e Radiopolis. E vorrei una gonna come quella di ( + x - ) = - XD

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  6. @Milly: Si, l'arte è capace di impressionare, colpire, e far recepire i messaggi, meglio delle parole.

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