giovedì 21 gennaio 2016

La sconfitta di un ragno, la sconfitta della paura.‏


Tutte le volte che mi metto a letto, guardo il soffitto, e scorgo un insetto con le zampe lunghe e sottili, spero sempre che sia una zanzara.
"Fa che sia una zanzara e non un ragno, fa che sia una zanzara e non un ragno..." mi ripeto.
E fin ora aveva sempre funzionato. 
Era sempre stata una zanzara. Fino ad oggi. Fino a stanotte.
Ero a letto, ma poi sono dovuta andare in bagno e sono ritornata di corsa a letto tutta infreddolita, ansiosa di riscaldarmi tra le coperte. 
Mi sono distesa, ho guardato in alto prima di spegnere la luce e ho visto le temute, lunghe, zampette filiformi.
La solita preghiera è partita automatica nella mia testa: 
"Fa che sia una zanzara e non un ragno, fa che sia una zanzara e non un ragno..."
Ma avevo poche speranze, lo vedevo che non poteva essere altro che uno schifosissimo ragno.
Ho represso un urlo perché è notte e tutti dormono, e per la stessa ragione sapevo di non poter chiamare nessuno.
Nessuno poteva aiutarmi, nessuno poteva salvarmi! Tranne me stessa >.<
Ero sola con la mia paura.
All'inizio ho pensato di andare a dormire sul divano, ma fa troppo freddo e, se il ragno fosse sparito durante la notte, mi sarei sempre chiesta "dove sarà finito?"
Così sono tornata in bagno, mi sono armata di carta igienica, ed eccomi lì, di fronte alla mia paura.
Il cuore mi batteva fortissimo, tremavo e ripetevo a bassa voce "ti prego, ti prego, ti prego".
Ho fatto qualche prova sul muro, poi mi sono avventata sul ragno e ho premuto con furia.
Uno sguardo alla carta, ed eccolo lì, il mio nemico inerme.
Ho affrontato la mia paura! 
Sono stata coraggiosa!
Perché essere coraggiosi non significa non avere paura di niente, significa avere paura, una paura matta ma, ciò nonostante, fare la cosa giusta.

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